
Lo scorso 30 aprile, è venuto a mancare all’età di 79 anni, Tony Allen, musicista nigeriano descritto come uno dei batteristi migliori al mondo, se non addirittura il migliore. Nato a Lagos, Allen impara a suonare da autodidatta e facendo della sua passione un lavoro, acquisisce quella versatilità artistica che lo ha contraddistinto sin da subito.
Tony Allen è stato il batterista e il direttore musicale della band di Fela Kuti, Africa 70. In quel periodo i due hanno dato vita, oltre a una quarantina di album, all’Afrobeat, combinando gli stili musicali del’Africa occidentale con il jazz e il funk statunitensi; la loro creazione riscosse un successo tale da fare dell’Afrobeat un genere totemico della musica africana del XX secolo.
L’ultimo progetto di Allen riguardava un “travel album“, da realizzare suonando insieme a giovani musicisti a Lagos, a Parigi, a Londra e negli Stati Uniti. Sosteneva di voler prendersi cura dei più giovani, in quanto portatori di un messaggio che lui voleva far risuonare nel suo beat.
“Cerco di far cantare i miei tamburi e di trasformarli in un’orchestra. Non batto la mia batteria. Invece di colpirla, la accarezzo.” Tony Allen
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